Al posto del giubotto antiproiettili, ha una camicetta di seta. E una borsa a tracolla sostituisce la mitragliatrice che per oltre 20 anni ha impugnato per combattere contro il governo colombiano. Victoria Sandino è l’unica guerrigliera delle Farc che si è convertita in mediatrice di pace, partecipando alle negoziazioni svoltesi a l’Havana che hanno portato all’accordo ratificato lo scorso ottobre dal parlamento colombiano.
Come donna, si è da sempre battuta per promuovere il contributo femminile tra le fila del suo movimento. Uno sforzo, il suo, portato avanti prima negli accampamenti, poi nelle conferenze generali e ora che le Farc si sono trasformate in movimento politico all’interno del Partito.
Durante le negoziazioni, Victoria Sandino ha infatti fatto squadra con le altre poche donne presenti nella fazione opposta. Con loro ha creato una sotto commissione che ha avuto l’obiettivo di promuovere un approccio di genere nei diversi articoli del negoziato. Tra gli obiettivi di questa sottocommissione anche quello di facilitare il ricongiungimento tra le madri guerrigliere e i loro figli. Bambini che queste donne hanno partorito negli accampamenti e che poi sono state costrette ad abbandonare, perdendone le tracce.
Azzurra Meringolo l’ha incontrata e intervistata alla Farnesina, dove lo scorso novembre è venuta a inaugurare il Network delle donne mediatrici del Meditterraneo.
Potete ascoltare l’intervista scaricando qui il podcast di Voci dal Mondo, rubrica della redazione esteri del Giornale Radio Rai, e andando al minuto 22.
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