“Terrorismo globale ed estremismo violento rappresentano una minaccia alla pace e alla sicurezza transnazionali. La Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU 1325 (UNSCR 1325) e le successive risoluzioni su Donne, Pace e Sicurezza hanno riconosciuto il ruolo delle donne nel contrasto e prevenzione all’estremismo violento. Allo stesso tempo, la presenza delle donne all’interno di gruppi di estremisti violenti costituisce una grave minaccia, con serie implicazioni per sicurezza e strategie antiterroristiche. Affrontare queste sfide con un approccio di “hard-power” è insostenibile e inefficace. Piuttosto, il dialogo deve essere inteso come strategia prevalente, e l’inclusione delle donne nelle negoziazioni deve diventare strumentale per il raggiungimento degli gli obiettivi della Risoluzione 1325. Sostengo che l’inclusione deliberata delle donne all’interno del dialogo con gruppi di estremisti sarà fondamentale per contrastare il terrorismo in modo efficace. Inoltre, questa inclusione porterà le donne da posizioni periferiche ad occupare ruoli centrali per definire la pace futura. Considerando l’inclusione delle donne come uno dei principali ostacoli per l’implementazione della Risoluzione 1325, e che pace, sicurezza e contrasto al terrorismo rimangono ambienti dominati dagli uomini, coinvolgere le donne nella lotta al terrorismo aprirebbe diverse opportunità per acquisire prospettive di genere uniche su pace e sicurezza. Nonostante il dialogo inclusivo sia ritenuto e presentato come soluzione per contrastare il terrorismo nel lungo periodo, l’essay guarda a come le donne possano essere deliberatamente incluse in questi processi a livello globale. L’essay contiene anche raccomandazioni per l’UN Counter-Terrorism Committee’s Executive Directorate (CTED), organo che si trova in una posizione unica per sostenere il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo delle donne nei processi di dialogo con gruppi di estremisti violenti attraverso il coinvolgimento di stati membri dell’ONU. L’attuazione di queste raccomandazioni potrebbe portare ad un’efficace implementazione di aspetti critici dell’agenda Donne, Pace e Sicurezza legati all’estremismo violento.”
Queste le parole con cui Tabitha W. Mwangi introduce la sua essay “UNSCR 1325 and Beyond: Engagement of Women in Dialogue with Terrorist and Violent Extremist Groups”, tra le vincitrici della competizione indetta da WIIS Global e disponibile a questo link >>
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